venerdì 27 gennaio 2012

Qual'è allora la differenza tra i 3 tipi di radiazione?

Innanzitutto ogni tipo di radiazione può avere diversa energia, e l'energia ci fornisce la misura della penetrabilità della radiazione, vale a dire che più la radiazione è energetica più è in grado di penetrare nella materia. Questo è vero per le particelle cariche (α e β) che perdono energia in modo continuo nell'interazione con la materia, fino a fermarsi. Il percorso massimo che una particella di una certa energia percorre nella materia è detto range della particella. La perdita di energia dipende dal tipo di radiazione. Ad esempio le radiazioni α, anche quelle con energia maggiore, sono facilmente schermate dallo spessore degli abiti, e dall'esterno non possono penetrare nell'organismo. Però sono pericolose in caso di ingestione od inalazione perché hanno una alta capacità di creare dei danni a livello del DNA. Le radiazioni β (elettroni e positroni) sono in grado di percorrere più strada nella materia (i β più energetici possono percorrere fino ad una decina di metri in aria) però possono venire anch'esse facilmente schermate, ad esempio con uno spessore di plexiglass di un paio di centimetri. Anche le radiazioni β sono più pericolose in caso di ingestione o inalazione perché essendo già all'interno dell'organismo hanno possibilità maggiori di arrecare danni. A differenza delle particelle α e β, che interagiscono in maniera continua con la materia, le radiazioni γ interagiscono in maniera casuale, sotto forma di “urti”. In questi “urti” viene rilasciata energia (tutta o solo una parte), mentre tra una interazione e la successiva la radiazione γ non perde energia. E' per questo motivo che i γ possono percorrere tanta strada nella materia e necessitano di grandi spessori per essere fermati. Un comportamento simile a quello dei γ è quello dei neutroni che non sono prodotti del decadimento radioattivo ma sono prodotti dalla fissione nucleare. I neutroni perdono energia che viene ceduta alla materia circostante in modo discreto, vale a dire con urti successivi. Possono essere molto dannosi per il corpo umano perché sono in grado di danneggiare il DNA a seguito di processi fisici particolari.

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