venerdì 27 gennaio 2012

Lo sapevi che...


  • nel 1908, credevano che con ripetute esposizioni ai raggi X si potesse sbiancare la pelle di una persona di colore
  • nel 1928 credevano che le sostanze radioattive potessero portare ad un beneficio sia dal punto di vista estetico che della salute.
  • nel 2004, alcuna persone credevano negli effetti benefici seguenti all’inalazione di radon e per questa ragione effettuavano delle “saune” in tunnel sottorranei predisposti per l’occasione.
  •  Il 30% delle volte le radiografie potrebbero essere evitate o sostituite da esami che non espongono il paziente alle radiazioni ionizzanti.
  • A Taiwan nel periodo tra il 1983 e il 2003 fino a 10.000 persone hanno vissuto in oltre 180 edifici costruiti con acciaio contaminato da Cobalto60 (60Co), un nuclide che emette radiazione γ. Nel corso di questo periodo hanno ricevuto una dose di 0.4 Sv per persona. La mortalità per cancro di queste persone è risultata molto minore rispetto alla mortalità per cancro del resto della popolazione. Questo vuol dire che radiazioni assorbite con bassissime dosi per lungo tempo hanno effetti benefici? Al momento non si può arrivare a questa conclusione perché la risposta dell'organismo a livello cellulare e sub-cellulare è molto complessa, si continuano a compiere studi al riguardo per capire meglio l'interazione delle radiazioni a bassissime dosi con il nostro organismo.
Fig. Cancer mortality of the general population and of the exposed population. (Dispense dott. Elio Giroletti,"elementi di radioprotezione")

  • Alexander Litvinenko, lo 007 russo ucciso a Londra nel 2006 è stato avvelenato con il polonio 210? Il 210Po è un isotopo radioattivo che è sia presente in natura che prodotto artificialmente, per quanto la sua produzione sia complessa e avviene solo negli impianti nucleari. Decade emettendo radiazioni α di alta energia ed è molto pericoloso se ingerito o inalato. Litvinenko assunse, disciolto nel the, una quantità pari a 12 μg, molto piccola ma oltre 200 volte la dose letale per un essere umano. Morì in 23 giorni.

  • L'incidente di Chernobyl, il 26 Aprile 1986, fu causato da un insieme di errori umani e di difetti di progettazione dell'impianto. Manovre errate, sfortunate, incapacità degli operatori di prevedere gli sviluppi della situazione a causa della scarsa conoscenza del reattore ed errori nel progetto sono state concause che hanno contribuito al più grande disastro nucleare della storia. 
    Subito dopo l'incidente vennero inviati dei tecnici con il compito di eseguire delle misure della radioattività ambientale nei pressi della centrale. I valori trovati furono sconvolgenti: un operatore misurò una dose in aria pari a 17380 Sv/h, oltre 1 miliardo di volte superiore alla radioattività naturale. Bastava quindi un'esposizione di pochi minuti per uccidere un uomo e questo fu il destino  di molti vigili del fuoco in azione quel giorno per spegnere l'incendio sviluppatosi nel reattore. Nei giorni seguenti l'intera area in un raggio di 30 km dall'impianto fu evacuata.
    Successivamente venne costruito in tutta fretta un sarcofago di cemento armato per bloccare la dispersione radioattiva, che per la maggior parte era dovuta a detriti sotto forma di pulviscolo. 
    Ancora oggi, a distanza di quasi 30 anni, la radioattività all'interno del sarcofago è altissima, e il nuovo sarcofago, progettato per sostituire quello odierno che sta cedendo a causa delle radiazioni, costerà intorno al miliardo di dollari.

    IL DISASTRO DI CHERNOBYL

    (video girato da un operatore durante la mattina del 28aprile 1986)

  • Il disastro della centrale di Fukushima Dai-ichi è stato causato dallo tsunami seguito al terremoto dell'11 Marzo 2011. Lo tsunami danneggiò i generatori diesel che avrebbero dovuto fornire energia elettrica per i sistemi di raffreddamento dei reattori. Per affrontare l'emergenza e per raffreddare i reattori venne pompata acqua marina che poi è stata di nuovo scaricata in mare nei pressi della centrale. Analisi successive hanno riscontrato poi nell'acqua di mare la presenza di radioattività molto superiore alla norma, fino a 4400 volte i valori ammessi. I lavoratori della centrale nei giorni seguenti al disastro sono stati esposti a dosi superiori ai 100mSv, oltre 16000 volte la dose giornaliera dovuta alle radiazioni naturali. Il rilascio di radioattività in ambiente dovuto ad una serie di esplosioni in 4 dei 6 reattori comunque, per quanto elevato, è stato inferiore di 10 volte rispetto al disastro di Chernobyl. Questo, unito al fatto che il governo giapponese ha provveduto all'evacuazione immediata di una zona di 20 km di raggio attorno alla centrale, ha permesso di limitare di molto la contaminazione della popolazione.


    FUKUSHIMA-IL CINICO CAMMINO DELLE RADIAZIONI

    (video tratto dal programma televisivo "Leonardo")

    FUKUSHIMA-LA VERA VERITÀ

    (video tratto dal programma televisivo "Leonardo")

    CHERNOBYL & FUKUSHIMA A CONFRONTO



    Per approfondire


  • Ricordi la polemica scatenata dai piloti della MotoGp, tra cui Valentino Rossi, che non volevano correre la tappa giapponese del MotoMondiale per paura di venire esposti alle radiazioni data la relativa vicinanza, 120 km, del circuito di Motegi dalla centrale di Fukushima Dai-ichi?
    Si tratta di un esempio di come la scarsa conoscenza di un argomento induca le persone ad assumere comportamenti irrazionali e poco o nulla giustificabili a fronte di dati scientifici.
    L'A.R.P.A (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) dell'Emilia-Romagna ha stilato un rapporto per valutare la dose assunta dai piloti nei 7 giorni di permanenza in Giappone nell'area del circuito: la dose assorbita dovuta alla radioattività ambientale è pari a 0.030 mSv. Per fare un confronto una permanenza della stessa durata a Roma comporta una dose assorbita di 0.055 mSv.
    Il volo di andata e ritorno dal Giappone espone gli occupanti dell'aereo a una dose pari a 0,100 mSv, 3 volte superiore alla dose ambientale vicino al circuito. Per non parlare di tutte le radiografie e tac, a cui sono sottoposti i piloti dopo le cadute, che possono dare dosi centinaia di volte superiori rispetto alla dose ambientale.
    Come vedi certe paure e psicosi possono venire facilmente arginate dalla conoscenza del fenomeno e dei dati scientifici ad esso legati.
  • La radioattività ambientale dovuta ai raggi cosmici cresce al crescere dell'altitudine. I raggi cosmici che interagiscono con gli atomi dell'atmosfera formano nuclei radioattivi che decadono ed emettono radiazione creando un'effetto a cascata verso il basso. Man mano che si sale verso l'alto si incontra maggiore radioattività perché diminuisce lo “schermo” atmosferico che assorbe la radiazione prima che arrivi al livello del mare. Ad esempio, dall'altitudine 0 fino alla quota di crociera degli aerei di linea (10.000 metri), la dose passa da 0,00003 fino a 0,005 mSv/h, aumentando quindi di 167 volte.
    Il problema è ancora maggiore per gli astronauti in orbita attorno alla Terra per i quali la dose aumenta di quasi 1500 volte rispetto al livello del mare, arrivando a 0,04 mSv/h
  • Il nostro corpo è un emittitore di radiazione!! Infatti la radioattività a cui sono esposti gli esseri viventi non è riducibile al di sotto di un valore minimo determinato dalla composizione chimica naturale del corpo umano. I principali elementi radioattivi presenti nel nostro organismo sono: carbonio 14 (14C), potassio 40 (40K), torio 232 (232Th) e uranio 238 (238U). L’attività è trascurabile per l’uranio e il torio, mentre diventa rilevante quella del carbonio e del potassio, che sono entrami emittitori β-. A carattere informativo eccoti alcuni dati:

Isopoto
Contenuto in peso in un corpo di 70 Kg
Attività (Bequerel)
Dose (millisievert)
Carbonio
12,6 Kg
14C  --> 56
0,022
Potassio
0,175 Kg
40K  --> 7750
0,198
Torio     
0,1 mg
/
/
Uranio
0,1 mg
/
/

Ma tutti questi esami danno una dose al mio organismo, quanta esattamente?

Eccoti una tabella con alcuni valori inerenti alle pratiche radiodiagnostiche più comuni:


Tipo di esame medico
Dose efficace (mSv)
N°di lastre al torace equivalenti
Equivalente di dose naturale
RX torace
0,02
1
3 giorni
Cranio
0,05
7
20 giorni
Rachide lombo-sacrale
0,27
14
41,1 giorni
Mammografia
0,5
25
76 giorni
Addome
0,65
33
98,9 giorni
Pelvi
0,79
40
120 giorni
Tratto gastrointestinale
3,6
180
1,5 anni
Urografia
4
200
1,7 anni
Angiografia coronarica
86
430
3,6 anni
Radiologia interventistica cardiologica
14,1
705
5,9 anni


Sembrerebbe che tutti questi esami medici, comportino solo “danni” al tuo organismo, ma valuta con attenzione, a volte un esame di questo tipo può diagnosticare malattie che, se scoperte per tempo, possono essere curate!

Per quali scopi l'uomo usa la radioattività?

I principali utilizzi di sorgenti di radiazioni sono sicuramente in ambito sanitario, anche se vi sono ulteriori applicazioni in campo industriale e militare. È in medicina infatti che la radioattività viene diffusamente impiegata in esami di tipo diagnostico quali: raggi X, tomografia assiale computerizzata (TAC), positron emission tomography (PET), singol photon emission tomography (SPET), scintigrafia; ma anche impiegata in campo strettamente curativo tramite la radioterapia e medica nucleare.

Chi si occupa del "pericolo radiazione" per le persone?

È l’ Esperto Qualificato (EQ). In italia è la figura professionale che si occupa di radioprotezione dei lavoratori e della popolazione. Le competenze dell'Esperto Qualificato sono indicate nel D.Lgs. 230/95 (successivamente modificato e integrato dai D.Lgs. 241/2000 e D.Lgs. 257/2001 ed altri), dove è definito come:

persona che possiede le cognizioni e l'addestramento necessari sia per effettuare misurazioni, esami, verifiche o valutazioni di carattere fisico, tecnico o radiotossicologico, sia per assicurare il corretto funzionamento dei dispositivi di protezione, sia per fornire tutte le altre indicazioni e formulare provvedimenti atti a garantire la sorveglianza fisica della protezione dei lavoratori e della popolazione.

L'Esperto qualificato è un consulente del datore di Lavoro, dal quale riceve, tramite nomina, la competenza tecnico-scientifica esclusiva della garanzia della sorveglianza radiologica. Inoltre indica i dispositivi per la protezione individuale (DPI) da utilizzare quali: elmetti, occhiali, protezioni per l’udito, le vie respiratorie ed il corpo e ne verifica periodicamente la loro idoneità. Inoltre classifica le zone a rischio radiazioni (libera, sovergliata e controllata) indicandone le modalità di accesso. Senza altro nella tua vita avrai visto dei cartelli simili:

Fig. Zone a rischio radiazione (Dispense dott.Elio Giroletti, "elementi di radioprotezione")

Qual'è la concentrazione in Italia di questo e da cosa dipende?

La concentrazione del radon in Italia raggiunge un valore medio attorno ai 77 Bq/m3. Ovviamente in tutto il paese, come nel resto del pianeta, questa concentrazione cambia a secondo della “geologia” del territorio. Guarda questa cartina:

Fig. Concentrazione radon in Italia (Bq/mc)


Come vedi il Lazio è una delle regioni con la più elevata concentrazione di radioattività da gas radon. Questo fatto non è casuale, ma è dovuta principalmente alla presenza di rocce magmatiche, tufi, nel sottosuolo. I tufiti, così vengono indicate quelle rocce prodotte da materiale detritico di origine vulcanica, sono molto porose ed hanno una struttura che permette facilmente il passaggio di sostanze gassose attraverso esso, come ad esempio il radon stesso. Addiritture il problema radon è trattato anche a livello legislativo, imponendo limiti alla sua concentrazione tanto per i nuovi edifici quanto per I luoghi di lavori interrati.

Ho già sentito parlare di radon, ma non ho mai capito il problema relativo a questo, mi fai dire di più!?

Il 222Rn è l’unica sostanza radioattiva naturale allo stato gassoso, che nasce come prodotto di decadimento di una della tre famiglie radioattive naturale, quella dell’ 238U.


Fig. Concentrazione di uranio in diversi tipi di rocce. (Dispense dott. Elio Giroletti, "Elementi di radioprotezione")

Successivamente filtra dal sottosuolo e diffonde sia in aria che in acqua. Una volta emesso all’aperto si disperde rapidamente nell’atmosfera mentre tende ad accumularsi in ambienti chiusi, soprattuto negli edifici ai piani bassi o interrati. Il  222Rn vive abbastanza a lungo, quasi 4 giorni, da poter diffondere nell’aria per un tratto apprezzabile. Il vero problema però non è associato di per se all’  222Rn, ma bensì ai suoi discenti come il polonio 218 (218Po) e polonio 214 (214Po), i quali sono prodotti dal suo decadimento e  sono a loro volta emettitori alfa pertanto possono recare problemi se inalati.

Anche in casa sono esposto alle radiazioni ionizzanti??


Molti credono che il telefonino, il microonde, il router wi-fi di casa siamo sorgenti di chissà quale forma di radiazione nociva all’essere umano…ma si SBAGLIANO!! Tutti gli oggetti sopra citati sono si sorgenti di radiazioni, ma non certo di radiazioni ionizzanti.Tuttavia la vera fonte di radiazione ionizzante nelle nostre abitazioni arriva dal sottosuolo, da un elemento gassoso e radioattivo a temperatura ambiente, il Radon 222 (222Rn) !!

IL RADON




Per approfondire:
http://www.radon.it/

Non mi hai convinto, sono ancora preoccupato dagli effetti delle radiazioni...


La radioattività naturale che tu assorbi quotidianamente è di circa 6 μSv (6 milionesimi di Sievert), mentre la dose che provoca la morte è di 1,5 Sv, vale a dire 250.000 volte più grande!
La dose assorbita in un anno per la radioattività naturale in Italia è di circa 2,2 mSv, guarda la tabella seguente in cui è rappresentata la probabilità di decessi in seguito all'esposizione alle radiazioni ionizzanti (vale a dire gli effetti stocastici): come vedi è estremamente bassa ed è confrontabile con la probabilità di decesso di un guidatore che percorre 10.000 km/anno! Nessuno però ha paura dell'automobile!

Fig. Alcuni confronti (Dispense dott. Elio Giroletti, "elementi di radiprotezione")


Sicuramente sarebbe possibile proteggerci quasi completamente dalla radioattività naturale, ma a che prezzo? Negli USA è stato stimato che abbassare i limiti di esposizione per la popolazione a 1 mSv/anno salverebbe una vita ogni anno al costo di 50 milioni di dollari ogni anno. D'altra parte una campagna di vaccini contro tifo, difterite e malaria nei paesi in via di sviluppo costerebbe dai 50 ai 100 dollari per ogni vita umana che si salva. Quante vite si salverebbero in un anno con 50 milioni di dollari?
Gli effetti deterministici di cui ho parlato prima avvengono solo in circostanze molto rare, nel caso di incidenti nucleari come quelli di Chernobyl o Fukushima, nel caso meno famoso del sommergibile nucleare russo K-19 o nel caso eclatante di cronaca dell'avvelenamento e della morte dell'agente russo Aleksandr Litvinenko.

Ma quindi sono pericolose!!?


La capacità delle radiazioni di indurre un danno all'organismo dipende dall'energia che riescono a depositare nel corpo umano. La quantità di energia che si deposita nell'organismo viene detta dose assorbita. La grandezza che misura la dose assorbita è il gray (Gy) che è dato dal rapporto tra energia misurata in Joule e massa misurata in kilogrammi. Un organismo che riceve una dose di 1Gy vuol dire che ha ricevuto un'energia di 1 Joule per ogni kilogrammo del suo peso. L'energia della radiazione però non ha lo stesso peso per tutte i tipi di radiazione in virtù delle diverse caratteristiche e del diverso modo di interagire con l'organismo: a parità di energia assorbita, ad esempio, i neutroni sono molto più dannosi dei γ. Si introduce quindi una nuova grandezza, il Sievert (Sv), sempre calcolata in J/kg, che però tiene conto anche della diversa capacità di indurre il danno da parte dei diversi tipi di radiazione (la cosiddetta dose efficace).
Tieni presente però che 1 Sv è una quantità grandissima e nella pratica giornaliera un essere umano è esposto alla radioattività naturale per una quantità di circa 6 microSievert (vale a dire 6 milionesimi di Sievert). Casi di esposizione alle radiazioni per quantità del Sievert o più si sono verificate solo nel caso dei grandi incidenti nucleari o in altre rare situazioni.
Gli effetti sull'organismo dovuti all'esposizione alle radiazioni ionizzanti si dividono in 2 categorie: gli effetti deterministici e gli effetti stocastici.
Gli effetti deterministici sono legati alla presenza di una dose soglia, vale a dire che al di sopra di quella dose si avranno sicuramente degli effetti sull'organismo, dalla sterilità fino alla morte (si considera come dose soglia di mortalità quella pari a 1,5 Sv in una singola esposizione).
Gli effetti stocastici (probabilistici) invece sono legati alla probabilità di avere un effetto sull'organismo (indipendentemente dalla sua gravità) dopo aver assorbito una certa dose di radiazioni (inferiore comunque a 100 mSv/anno). La differenza tra i due tipi di effetti è che nel caso di quelli deterministici TUTTI gli esposti oltre la  dose soglia riporteranno gli stessi danni all'organismo; nel caso di quelli stocastici invece gli effetti sugli esposti avranno natura probabilistica, pertanto 2 individui esposti alla stessa dose non è detto che presentino i medesimi effetti sull'organismo.

Radiazioni, cosa sono e come agiscono


Per approfondire:
http://xkcd.com/radiation/ 
http://www.fastcodesign.com/1663509/infographic-of-the-day-the-best-radiation-chart-weve-seen-so-far

Come fanno le radiazioni ionizzanti a danneggiare l'organismo?


Le radiazioni ionizzanti possono danneggiare l'organismo perché possiedono l'energia sufficiente per rompere i legami molecolari all'interno delle singole cellule. La molecola fondamentale per la vita è il DNA. L'esposizione a radiazioni ionizzanti può pertanto comportare la rottura di legami della molecola di DNA causandone una modifica che può portare a mutazioni tumorali.


Per approfondire:
1) http://it.wikipedia.org/wiki/Malattia_acuta_da_radiazione

Qual'è allora la differenza tra i 3 tipi di radiazione?

Innanzitutto ogni tipo di radiazione può avere diversa energia, e l'energia ci fornisce la misura della penetrabilità della radiazione, vale a dire che più la radiazione è energetica più è in grado di penetrare nella materia. Questo è vero per le particelle cariche (α e β) che perdono energia in modo continuo nell'interazione con la materia, fino a fermarsi. Il percorso massimo che una particella di una certa energia percorre nella materia è detto range della particella. La perdita di energia dipende dal tipo di radiazione. Ad esempio le radiazioni α, anche quelle con energia maggiore, sono facilmente schermate dallo spessore degli abiti, e dall'esterno non possono penetrare nell'organismo. Però sono pericolose in caso di ingestione od inalazione perché hanno una alta capacità di creare dei danni a livello del DNA. Le radiazioni β (elettroni e positroni) sono in grado di percorrere più strada nella materia (i β più energetici possono percorrere fino ad una decina di metri in aria) però possono venire anch'esse facilmente schermate, ad esempio con uno spessore di plexiglass di un paio di centimetri. Anche le radiazioni β sono più pericolose in caso di ingestione o inalazione perché essendo già all'interno dell'organismo hanno possibilità maggiori di arrecare danni. A differenza delle particelle α e β, che interagiscono in maniera continua con la materia, le radiazioni γ interagiscono in maniera casuale, sotto forma di “urti”. In questi “urti” viene rilasciata energia (tutta o solo una parte), mentre tra una interazione e la successiva la radiazione γ non perde energia. E' per questo motivo che i γ possono percorrere tanta strada nella materia e necessitano di grandi spessori per essere fermati. Un comportamento simile a quello dei γ è quello dei neutroni che non sono prodotti del decadimento radioattivo ma sono prodotti dalla fissione nucleare. I neutroni perdono energia che viene ceduta alla materia circostante in modo discreto, vale a dire con urti successivi. Possono essere molto dannosi per il corpo umano perché sono in grado di danneggiare il DNA a seguito di processi fisici particolari.

I tipi di radiazione sono tutte uguali?


Le “trasformazioni” a cui va incontro un nuclide sono di diverso tipo: si parla infatti di decadimenti α, β e γ che dipendono dal nuclide considerato. Il decadimento α è legato all'emissione di un nucleo di Elio (particella α), mentre il decadimento β è legato all'emissione di una particella carica che può essere l'elettrone (decadimento β-) o il suo omologo con carica positiva, il positrone (decadimento   β+). Spesso a questi due tipi di decadimenti è associato anche un decadimento γ, cioè viene emesso un fotone. E' proprio il tipo di questi decadimenti a determinare il tipo di radiazione emessa dal nuclide considerato, si parla infatti di radiazione α, radiazione β e radiazione γ. Ognuna di queste ha diverse proprietà e caratteristiche e un modo peculiare di interagire con la materia circostante, incluso il corpo umano.


Per approfondire
http://it.wikipedia.org/wiki/Decadimento_alfa
http://it.wikipedia.org/wiki/Decadimento_beta
http://it.wikipedia.org/wiki/Decadimento_gamma

Come si misura la radioattività?


La radioattività si misura in termini di disintegrazioni al secondo, vale a dire il numero di “trasformazioni” dei nuclei che avvengono in un secondo e ad ogni “trasformazione” è associata un'emissione di energia sotto forma di radiazione ionizzante. L'unità di misura utilizzata è il Bequerel, indicato con Bq. Se un nuclide, dove con nuclide indichiamo un gruppo di nuclei atomici con le stesse caratteristiche, aventi cioè lo stesso numero Z di protoni e lo stesso numero A di massa, ha un'attività di 1Bq vuol dire allora che esso è soggetto a 1 “trasformazione” ogni secondo. Le radiazioni ionizzanti sono rivelate da interazioni che si manifestano attraversando la materia e che variano a seconda del tipo di sostanza attraversata e da tipo di radiazioni, ovvero dal genere di particelle. Gli strumenti utliizzati per “misurare” le radiazioni vengono chiamati rivelatori. La scelta di un rivelatore dipende da diversi fattori quali: scopo della misura, tipo di radiazione ed energia in gioco, grandezza che si vuole misurare, intervallo di misura, esigenze di efficenza e risoluzione. Di solito i sistemi di rivelazione si dividono in due classi: sistemi attivi e sistemi passivi. I primi necessitano di alimentazione ed effettuano misure istantanee e integrate; fanno parte di questa categoria i rivelatori a stato solido, i contatori Geiger, i contatori proporzionali e le camere a ionizzano. I sistemi passivi come, i film radiografici, plastiche a tracce non sono alimentati durante il loro utilizzo e le misure sono solo integrate.


Per approfondire: 
http://www-3.unipv.it/webgiro/rdprtzn/ERP-S-Strument%20Stmp.pdf
http://it.wikipedia.org/wiki/Contatore_Geiger

Come si formano le radiazioni ionizzanti?


Le radiazioni ionizzanti sono generate da diverse sorgenti, che possono avere origine terrestre o extraterrestre. Le sorgenti extraterrestri sono le stelle da cui ci giungono i raggi cosmici. Le sorgenti terrestri sono costituite da nuclei radioattivi naturali e artificiali. I nuclei radioattivi naturali sono a loro volta divisibili in 2 gruppi: primordiali e cosmogenici. I nuclei radioattivi primordiali sono presenti sulla Terra dal tempo della formazione del Sistema Solare, mentre quelli cosmogenici sono prodotti in continuazione dall'interazione della radiazione cosmica con gli atomi dell'atmosfera.
I nuclei radioattivi sono caratterizzati da una proprietà importantissima: il tempo di dimezzamento, vale a dire il periodo di tempo dopo il quale la metà degli atomi di partenza è decaduta, cioè si è “trasformata” in un atomo diverso, emettendo radiazione durante la “trasformazione”. 
I nuclei radioattivi primordiali hanno un periodo di dimezzamento di miliardi di anni, comparabile con l'età della Terra, per questo sono ancora presenti in abbondanza sul nostro pianeta. Quasi tutti i nuclei radioattivi naturali (cioè dire quelli non prodotti dall'uomo) sono il prodotto del decadimento di 3 nuclei radioattivi primordiali, che sono i “capostipiti” di 3 famiglie radioattive: l'uranio 238 (238U), capostipite della famiglia dell'uranio, il torio 232 (232Th), capostipite della famiglia del torio, e l'uranio 235 (235U), capostipite della famiglia dell'attinio. Oltre ai 3 sopra citati esistono altri 13 nuclei radioattivi primordiali, tra cui il potassio 40 (40K), presente in abbondanza nel corpo umano. 
I nuclei radioattivi cosmogenici non sono invece presenti naturalmente sulla Terra ma sono prodotti dall'interazione tra i raggi cosmici e l'atmosfera.
Le sorgenti di radiazione artificiali sono dovute all'azione dell'uomo, che le produce utilizzando alcuni processi fisici, tra cui la fissione nucleare o il frenamento delle particelle cariche negli acceleratori di particelle (la radiazione così prodotta è detta radiazione di frenamento). 


Vedi sezione "Mappe concettuali"

Ho sentito parlare di radiazioni ionizzanti e non ionizzanti, cosa sono esattamente?

Si definisce radiazione ionizzante qualsiasi tipo di radiazione in grado di produrre, per via diretta o indiretta, la ionizzazione degli atomi o delle molecole del mezzo attraversato, ovvero qualunque radiazione capace di estrarre uno o più elettroni dall’atomo su cui va ad impattare. In questo modo la radiazione modifica la struttura atomica e molecolare della materia.
Sono direttamente  ionizzanti, le particelle cariche come protoni, elettroni, particelle alfa, la cui energia cinetica eguaglia o supera la ionizzazione degli atomi del mezzo. Sono indirettamente ionizzanti neutroni e fotoni poichè interagendo con la materia, possono liberare particelle cariche, le quali a loro volta produrranno ionizzazione.
Tieni conto addirittura che il decreto legislativo 230/95  sancisce la definizione di radiazione ionizzante, ossia:

radiazione ionizzante è quella radiazione con un’ energia almeno di E>12eV e quindi lunghezza d’onda, λ<100nm"


Eccoti un'altra immagine, simile a quella che ti ho mostrato prima.

Fig. Distinzione radiazioni ionizzanti e non ionizzanti

Che cosa è una "radiazione"?


In fisica, il termine radiazione viene generalmente utilizzato per indicare un insieme di fenomeni caratterizzato dal trasporto di energia nello spazio. Un particolare tipo di radiazione è costituito dalle onde elettromagnetiche, caratterizzate da una velocità nel vuoto costante, pari a circa 299792 km/s indicata con c, da una particolare frequenza f e dalla sua lunghezza d'onda, indicata con il simbolo λ. Queste grandezze sono legate tra loro tramite la relazione: 


f=c/λ

È qui riportata un'immagine dello spettro elettromagnetico: 

Fig. Spettro Elettromagnetico

Come vedi anche la luce (spettro visibile) costituisce una forma di radiazione! 


La radiazione può essere descritta sia in termini ondulatori, vale a dire sotto forma di onda, sia  in termini corpuscolari, vale a dire come una particella. Queste due descrizioni non si escludono a vicenda, ma permettono di spiegare in maniera completa tutti i fenomeni associati alle radiazioni. 


Per approfondire:
http://it.wikipedia.org/wiki/Dualismo_onda-particella